Psicologa

Michaela Lagorio


“La psicologia ecobiopsicologica si sforza di togliere il velo alle nostre proiezioni, rendendoci partecipi della nostra consapevolezza che è costituita dalla comprensione della nostra anima.”

cit. Dott. Diego Frigoli – Fondatore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Aneb

Chi sono

Mi chiamo Michaela Lagorio, sono nata e cresciuta a Bratislava, Slovacchia, dove ho conseguito la mia Laurea triennale con Lode presso l’Università Comenius di Bratislava, in Psicologia sociale e del lavoro. Successivamente mi sono trasferita a Milano, dove nel 2017 ho conseguito la Laurea Magistrale con Lode in Psicologia delle Organizzazioni e del Marketing presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sono sempre stata incuriosita dal mondo del lavoro e per tanti anni ho lavorato all’interno delle società di consulenza HR. Nel 2022 mi sono abilitata all’esercizio della professione Psicologo che svolgo a Milano sia come Consulente HR per le Aziende sia come Psicologa per i privati.

Sono iscritta presso l’Albo degli Psicologi della Lombardia – sezione A – con il n° 26761.

A ottobre 2023 ho iniziato il percorso di specializzazione di 4 anni in Psicoterapia ecobiopsicologica presso l’Istituto ANEB di Milano. Contestualmente sto conseguendo il tirocinio di specializzazione presso la Comunità Terapeutica Psichiatrica Casa Cima a Milano.

Cosa è ecobiopsicologia?

L’Ecobiopsicologia è una disciplina che si situa come sviluppo della psicoanalisi e della psicologia analitica junghiana, in accordo con le più recenti acquisizioni delle scienze della complessità, delle neuroscienze, delle teorie del trauma e dell’attaccamento.

Mirando allo studio delle interrelazioni nel rapporto fra Uomo e Natura, l’impostazione ecobiopsicologica lega fra loro – in un quadro unitario – l’ambiente (eco), il corpo (bio) dell’uomo e le sue manifestazioni psicologiche (psico), dinamiche inconsce sia individuali che collettive, contesto sociale e culturale.

Il modello ecobiopsicologico, nello spostare il campo di osservazione dall’individuo alla relazione che i suoi organi ed apparati intrattengono con le immagini psichiche corrispondenti, considera l’uomo e la sua fisiologia come un “sistema organizzato” costituito da reti di relazioni, aperto a un flusso informativo. L’essere umano così concepito è inserito in reti più ampie quali la famiglia, la società e la cultura, che a loro volta fanno parte di un grande ecosistema naturale, in cui tutte le parti che lo compongono si corrispondono fra loro. In questa prospettiva il concetto di malattia viene considerato come il risultato di un’interazione di più fattori che possono essere studiati su vari piani.

Il mio approccio

Approccio ecobiopsicologico è olistico, non è più pensabile un approccio alla mente e al corpo come realtà fra loro distinte. Le spiegazioni che diamo del mondo, e di conseguenza le nostre scelte, dipendono dal punto di vista che adottiamo e non sono mai assolute. Nessun punto di vista è superiore ad un altro, ma solo più o meno utile secondo le situazioni. Tale approccio permette al terapeuta di “leggere” il conflitto psichico della persona (e le sue possibili soluzioni) e il disagio relazionale anche nella loro espressività sintomatologica e corporea.

Nella terapia ecobiopsicologica i modelli psicodinamici classici, quali quello della Psicologia dell’Io, delle Relazioni Oggettuali, del Sé di Kohut, vengono integrati con quello della Psicologia analitica junghiana, con i modelli più recenti delle neuroscienze e con lo sviluppo del simbolismo, allo scopo di permettere al terapeuta di cogliere sempre meglio e in modo più approfondito l’idea di corpo e di mente, di autonomia e dipendenza, di individuo e società, di cultura e natura, aspetti fra loro in relazione che solo in apparenza si escludono e si contraddicono, ma che in realtà costituiscono l’originalità e la ricchezza dell’essere umano.

Si tratta di una metodologia per interpretare simbolicamente il “materiale” portato dalla persona sia attraverso il linguaggio verbale che attraverso il linguaggio somatico, comprendendo in quest’ultima area anche il significato psicologico ed esistenziale delle malattie di competenza medica, permettendo di mettere a fuoco i tratti fondamentali del “progetto” del Sé della persona.

Come si affronta, attraverso un approccio che richiede una maggior ampiezza ed elasticità di conoscenza, la comprensione della persona e dei suoi disagi?

Tre sono i punti centrali dell’approccio ecobiopsicologico:

1.) raccolta anamnestica, non come sommatoria di dati biografici, ma come la «storia» di una esistenza che si dipana fra vittorie e sconfitte, dolori e gioie, momenti di crisi e di trasformazione, al centro della quale vi è un «senso» nascosto

2.) lettura dei simboli e degli eventi «sincronici», della relazione costante che la mente intrattiene con il corpo e viceversa, e di come la nostra esistenza psicologica sia un «viaggio» a noi spesso incomprensibile verso l’esperienza della nostra crescita e trasformazione

3.) scoperta del «senso» più profondo che si nasconde in ciò che viene chiamato «disagio psichico» o «malattia fisica», per evidenziare come in queste manifestazioni della sofferenza umana spesso, se non sempre, si nasconda una necessità di ritrovare la direzione perduta, per poterci integrare in noi stessi e con gli altri in modo più completo

Percorsi che possiamo fare insieme

Sostegno psicologico

Il sostegno psicologico è rivolto a adolescenti, adulti o persone della terza età. Si tratta di un supporto empatico volto ad aiutare la persona a “sostenere” e “superare” determinati momenti critici della vita. Il percorso può essere attivato anche quando non ci sono particolari problemi ma semplicemente si desidera accrescere il proprio benessere psicologico e iniziare un percorso di crescita personale.

L’obbiettivo del percorso è potenziare le risorse interne che la persona non sa di possedere, e aumentare il senso di fiducia verso se stessi al fine di poter fronteggiare in modo autonomo le successive situazioni critiche e stressanti e recuperare così la propria salute psicologica.

Orientamento alla carriera

L’orientamento professionale si pone come obiettivo principale lo sviluppo di carriera ossia di quelle capacità e risorse che devono essere messe in atto dagli individui per fronteggiare con successo i momenti di scelta, cambiamento e transizione lavorativa attraverso il bilancio di competenze.

Si tratta di un percorso di consulenza orientativa individuale che consente alla persona di fare il punto su di sé e sulla propria situazione professionale, sui propri punti di forza e aree da sviluppare, per progettare un inserimento o reinserimento lavorativo o per accrescere la propria professionalità.

Il percorso è l’occasione per ripercorrere e valorizzare le proprie esperienze professionali e di vita, mettere a fuoco le proprie conoscenze e competenze, individuare un obiettivo professionale più concreto e definito (quale lavoro potrei fare?) e definire un vero e proprio piano di azione con tempi e modalità di perseguimento dell’obiettivo delineato.

Online

Oggi le sedute online risultano un valido strumento per tutte quelle situazioni di impossibilità a effettuare incontri in presenzagarantendo un lavoro psicologico di qualità che va in profondità nella comprensione del disagio psichico. L’approccio ecobiopsicologico permette di comprendere la persona nella sua totalità mente-corpo-ambiente anche attraverso l’uso dell’online, rendendo possibile un sostegno capace di penetrare in modo efficace nello psico-soma della persona entrando in profondità di quei processi che generano malattie e disagi.

Cosa nello specifico possiamo affrontare insieme?

Ansia, stress, burnout & mobbing

Stress da lavoro correlato eccessivo e prolungato nel tempo, ansia da prestazione, situazioni di mobbing, esaurimento delle energie fisiche e mentali per affrontare il proprio lavoro e forte demotivazione sono aspetti che nelle loro manifestazioni sintomatologiche fisiche ed emotive incidono sulla qualità della vita e sulla efficacia lavorativa.

Malattie psicosomatiche

Un vissuto emotivo non elaborato si fa spazio nel corpo attraverso la malattia, a titolo esemplificativo, di seguito qualche esempio:

  • Emicrania, cefalea di tipo tensivo o a grappolo
  • Somatizzazioni dell’apparato digerente (gastrite, nausee ricorrenti, cattiva digestione)
  • Dolori muscolari (distorsioni, strappo, contrattura)
  • Disturbi sessuali (eiaculazione ritardata o precoce, disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione nelle donne)
  • Disturbi a carico della pelle (dermatite, psoriasi, acne)

Difficoltà relazionali

Problemi interpersonali come costanti difficoltà a mantenere relazioni stabili, a ottenere dagli altri ciò che si desidera, a mantenere il rispetto di sé, solitudine.

Decisioni sul percorso scolastico/professionale

Difficoltà nel dover prendere una decisione riguardo il proprio percorso scolastico/lavorativo con l’obiettivo di affrontare insieme un cambiamento, che può spaventare e quindi bloccare. L’orientamento permette di indirizzare le scelte verso ambiti più affini alle caratteristiche della persona.

Crescita personale

Si tratta di un percorso di crescita individuale, psicologica ed emotiva, che può coinvolgere diversi ambiti della vita. Un percorso di crescita personale si basa su un lavoro che coinvolge l’interiorità della persona. L’obiettivo è conoscere il vero Sé, di liberarsi da ogni pressione e falsa aspettativa, sia essa individuale o sociale, e di saper perseguire i nostri obiettivi e desideri in sintonia con ciò che siamo nel nostro profondo, nella nostra anima, e avviarci così verso la scoperta del proprio senso di vita.

Contatto

Ci vediamo in studio:

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Dott.ssa Michaela Lagorio

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